Giovedì 17 giugno scorso, si è tenuto presso la sede del Palazzo du Mesnil dell’Università l’Orientale di Napoli un workshop sull’analisi del mercato produttivo turistico campano. Erano presenti la maggior parte dei partner del Polo “Ticket” con i quali è stato possibile parlare a lungo della situazione economica campana, della necessità di sviluppare e potenziare il settore turistico locale, discutere sui risultati dell’analisi di settore realizzata e sull’effettiva prospettiva di assorbimento da parte del mercato produttivo delle figure specialistiche individuate dalla stessa analisi dei fabbisogni delle aziende di settore.
Per la prima volta sono state descritte tutte e quattro le figure individuate ed illustratene le caratteristiche professionali: Il “tecnico superiore per l’organizzazione ed il marketing del turismo integrato”, “Il tecnico superiore all’assistenza alla direzione di agenzie di viaggio e tour operator”, “il tecnico superiore per l’assistenza alla direzione di strutture ricettive”, “il tecnico superiore per la ristorazione e la valorizzazione dei prodotti territoriali”. Sono queste, tutte figure ad altissima specializzazione in grado di gestire il vorticoso processo evolutivo in atto e operare al meglio per permettere al settore turistico, italiano in generale e campano in particolare, di poter competere in un mercato sempre più esigente e sempre più globalizzato.
Molto interessante è stato il dibattito apertosi circa le prospettive di sviluppo del prodotto “Italia” verso i mercati emergenti quali la Cina o l’India per esempio, e proprio per quanto riguarda la grande opportunità che proviene dal mercato cinese si è discusso a lungo sulla funzione strategica della partnership instauratasi con l’Università cinese di Dalian. Sembra infatti che il settore turistico outbound in Cina negli ultimi anni abbia vissuto un forte sviluppo e secondo stime recenti diventerà presto uno dei più grandi al mondo producendo entro il 2020, circa 100 milioni di turisti cinesi all’estero. Perché l’Italia possa competere con gli altri paesi europei, già organizzati al ricevimento del turista cinese, è necessario che le nuove figure professionali di cui necessita il settore turistico siano in grado di organizzare al meglio la promozione verso un mercato estremamente particolare come quello cinese, nonché pianificare e gestire i servizi di incoming e tutti gli altri servizi necessari a facilitare la vendita del prodotto turistico italiano in Cina.
“Questo è il motivo per cui il nostro Polo ha puntato molto sulla partnership cinese e introdotto tra le materie che andranno a caratterizzare il piano di studi dei corsi da implementare la lingua cinese” ha commentato il dott. Lucio Parascandolo presidente di Aita soggetto capofila del Polo Ticket: “quanti saranno i turisti cinesi che sceglieranno di viaggiare in Italia, dipenderà esclusivamente dall’Italia” ha concluso.
?