Terremoto e tsunami in Giappone stano scatenando ripercussioni sul turismo incoming nelle città d’arte. Firenze segnala cancellazioni del 70/80% e lo stop di nuove prenotazioni, mentre Venezia , che accoglie 1,5 mln di presenze all’anno concentrate nel periodo tra novembre e marzo, si attende rinunce per la primavera e l’estate. Anche in una città di business e shopping come Milano, la preoccupazione non manca tanto che la Federalberghi lombarda stima una percentuale di cancellazioni del 5%. Roma conferma moltissime disdette di prenotazioni.
Cinzia Renzi, presidente di Fiavet, afferma : “ Va da sé che anche l’outgoing si sia fermato tanto che Air Italy, che aveva ricevuto l’incarico di iniziare le operazioni charter per un gruppo di t.o. giapponesi, annuncia la recessione del contratto. Il Giappone era tra le poche destinazioni sicure che ci erano rimaste, purtroppo le cancellazioni sono totali per le partenze fino ad aprile ed alcune ( per ora) riguardano anche i mesi fino a settembre.
Secondo il parere di Giuseppe Roscioli, presidente Federalberghi Roma, è impossibile fare previsioni; ecco perché ancora non è possibile stabilire quali azioni intraprendere per tamponare le flessioni. Certo non sarà facile intercettare di nuovi così velocemente in quanto il settore necessita di mesi di programmazione per modificarli, ma in attesa che si ristabilisca la normalità il massimo sforzo promozionale dovrà essere indirizzato verso altri mercati turistici potenziali: Cina,India e Corea; perciò dovranno essere attivate nuove linee di collegamento e studiare iniziative mirate.
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